L’importanza di una buona alimentazione durante la gravidanza
Tempo di lettura: 6.00min
Paragrafi
- Introduzione
- Nutrienti chiave per mamma e bambino
- Le calorie: quante ne servono davvero?
- Cibi consigliati durante la gravidanza
- Cibi da limitare o evitare
- Disturbi comuni e come l’alimentazione può aiutare
- La relazione tra alimentazione e benessere emotivo
- Il ruolo del nutrizionista
- F.A.Q.
- I nostri specialisti
Perché il cibo conta doppio?
La gravidanza è un periodo unico nella vita di una donna: nove mesi in cui il corpo lavora senza sosta per accogliere e far crescere una nuova vita. In questo percorso, l’alimentazione diventa una vera e propria alleata, non solo per garantire al bambino i nutrienti necessari, ma anche per sostenere la salute e l’energia della mamma.
Mangiare in gravidanza non significa “mangiare per due”, come spesso si sente dire, ma mangiare meglio: privilegiare la qualità rispetto alla quantità.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, un’alimentazione equilibrata in gravidanza riduce il rischio di complicazioni come diabete gestazionale, ipertensione e anemia, migliorando al tempo stesso lo sviluppo del feto.
Nutrienti chiave per mamma e bambino
Acido folico: la prima scelta
È il protagonista assoluto delle prime settimane di gravidanza. L’acido folico contribuisce alla corretta formazione del tubo neurale del bambino, riducendo il rischio di malformazioni come la spina bifida.
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Dove trovarlo: verdure a foglia verde (spinaci, lattuga, broccoli), legumi, agrumi.
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Consiglio pratico: spesso è necessario integrarlo con un supplemento prescritto dal medico, perché l’alimentazione da sola può non bastare.
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Ferro: energia per due
Il fabbisogno di ferro aumenta sensibilmente in gravidanza: serve a trasportare l’ossigeno nel sangue e a prevenire l’anemia, una condizione che può causare stanchezza e affaticamento.
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Fonti alimentari: carne rossa magra, pollo, pesce, legumi e cereali integrali.
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Curiosità: il ferro di origine animale (eme) viene assorbito meglio rispetto a quello vegetale. Abbinare alimenti ricchi di vitamina C (come agrumi o kiwi) aiuta ad aumentarne l’assorbimento.
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Calcio e vitamina D: fondamenta per ossa e denti
Il calcio è fondamentale per lo sviluppo dello scheletro e dei denti del bambino. La vitamina D, invece, è la “chiave” che permette al corpo di utilizzare al meglio il calcio.
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Fonti di calcio: latte, yogurt, formaggi, ma anche verdure a foglia verde e mandorle.
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Fonti di vitamina D: esposizione al sole in modo sicuro, pesci grassi (salmone, sgombro), uova.
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Proteine: mattoni della vita
Le proteine sono indispensabili per la crescita dei tessuti del bambino e per il mantenimento della massa muscolare della mamma.
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Dove trovarle: carne magra, pesce ben cotto, uova, latticini, legumi.
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Consiglio: variare le fonti per garantire un apporto completo di aminoacidi.
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Le calorie: quante davvero servono?
Uno degli equivoci più diffusi è che durante la gravidanza serva raddoppiare le porzioni. In realtà, il fabbisogno calorico aumenta, ma in maniera molto più contenuta di quanto si pensi:
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Primo trimestre: non sono necessarie calorie extra.
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Secondo trimestre: circa 300-350 kcal in più al giorno.
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Terzo trimestre: 450-500 kcal in più al giorno.
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Tradotto in pratica? Può bastare uno spuntino aggiuntivo a base di yogurt e frutta secca o una fetta di pane integrale con avocado.
Cibi consigliati durante la gravidanza
Cereali integrali
Forniscono energia a lento rilascio e fibre utili a combattere la stitichezza, un disturbo molto frequente in gravidanza.
Frutta e verdura
Colorate, ricche di vitamine, minerali e antiossidanti. Un arcobaleno nel piatto assicura varietà di nutrienti.
Pesce
Ottima fonte di proteine e acidi grassi omega-3, fondamentali per lo sviluppo cerebrale e visivo del bambino. Attenzione però a scegliere pesci a basso contenuto di mercurio (salmone, sardine, trota) e sempre ben cotti.
Legumi
Ricchi di proteine vegetali, ferro e fibre. Ottimi in zuppe, insalate o come alternativa a piatti più pesanti.
Cibi da limitare o evitare
Alcol e fumo
Sono i nemici numero uno. L’alcol può provocare seri danni allo sviluppo del feto, mentre il fumo riduce l’apporto di ossigeno e aumenta il rischio di complicazioni.
Cibi crudi o poco cotti
Carne, pesce, uova crude e formaggi non pastorizzati vanno evitati per ridurre il rischio di infezioni (salmonella, listeriosi, toxoplasmosi).
Caffeina
Un consumo eccessivo può influire sul battito cardiaco del feto. Gli esperti consigliano di non superare i 200 mg al giorno (circa una tazzina di espresso o una tazza di tè).
Zuccheri e alimenti ultraprocessati
Merendine, snack confezionati e bevande zuccherate aumentano il rischio di eccesso di peso e diabete gestazionale. Meglio optare per alternative fresche e naturali.
Disturbi comuni e come l’alimentazione può aiutare
Nausea e vomito
Colpiscono soprattutto nel primo trimestre. Piccoli pasti frequenti, crackers secchi e tisane allo zenzero possono dare sollievo.
Bruciore di stomaco
Mangiare lentamente, evitare cibi troppo grassi o piccanti e non sdraiarsi subito dopo i pasti riduce i fastidi.
Stitichezza
Aumentare il consumo di fibre (frutta, verdura, cereali integrali) e bere molta acqua aiuta a mantenere l’intestino in movimento.
La relazione tra alimentazione e benessere emotivo
Non bisogna dimenticare che una buona alimentazione influisce anche sull’umore. Durante la gravidanza, gli sbalzi ormonali possono causare momenti di ansia o tristezza.
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Gli omega-3 presenti nel pesce, ad esempio, hanno un effetto positivo sul tono dell’umore.
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I carboidrati complessi aiutano a mantenere stabili i livelli di serotonina, l’“ormone della felicità”.
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Il ruolo del nutrizionista
Ogni gravidanza è unica: età, condizioni di salute, peso di partenza e stile di vita incidono sui fabbisogni nutrizionali. Per questo, affidarsi a un nutrizionista può essere una scelta preziosa. Un professionista può costruire un piano alimentare personalizzato, correggere eventuali carenze e rispondere ai dubbi della futura mamma.
La gravidanza è un percorso che richiede cura, attenzione e amore. L’alimentazione non è solo un insieme di regole da seguire, ma un modo concreto per prendersi cura di sé e del proprio bambino.
Mangiare bene significa dare al corpo ciò di cui ha bisogno, senza privazioni inutili ma anche senza eccessi. Significa scoprire che ogni pasto può diventare un atto di amore verso la nuova vita che sta crescendo.
In definitiva, non serve “mangiare per due”, ma pensare per due: ogni scelta alimentare fatta oggi costruisce il futuro benessere della mamma e del bambino.
F.A.Q.
È vero che in gravidanza bisogna mangiare per due?
No, è un falso mito. Durante la gravidanza non serve raddoppiare le porzioni, ma scegliere alimenti nutrienti e di qualità. L’aumento calorico varia a seconda del trimestre, ma in media si tratta di 300-500 kcal in più al giorno.
Quali cibi è meglio evitare in gravidanza?
Sono da evitare alcol, cibi crudi o poco cotti (carne, pesce, uova), formaggi non pastorizzati e pesci ad alto contenuto di mercurio. Meglio limitare caffeina e alimenti troppo zuccherati o ultraprocessati.
È necessario assumere integratori durante la gravidanza?
Dipende dalle esigenze individuali. L’acido folico, ad esempio, è spesso raccomandato già prima del concepimento. Altri integratori (ferro, vitamina D, omega-3) vanno valutati con il medico o il nutrizionista in base agli esami del sangue e allo stile di vita.
I nostri Specialisti

Dott.ssa Giulia Faletti
Nutrizionista
La Dottoressa Giulia Faletti è una biologa nutrizionista iscritta all’Ordine dei biologi della Lombardia che se vuole può aggiungere (AA_091351).
La sua missione è chiara: aiutare le persone a sentirsi meglio nel proprio corpo e a sviluppare una relazione positiva e sana con il cibo.
Il suo approccio umano e non prescrittivo mette al centro la persona, supportandola nel recupero di quella saggezza corporea che spesso viene smarrita a causa della pressione della cultura della dieta.
Lavora sia con adulti che con bambini

Dott.ssa Francesca Colombo
Nutrizionista
Mi chiamo Francesca Colombo e sono una Biologa Nutrizionista iscritta all’Ordine dei Biologi della Lombardia (AA_100234).
Ho conseguito la laurea in Scienze Biologiche presso l’Università degli Studi di Milano, dove ho poi proseguito il mio percorso accademico, laureandomi con lode in Alimentazione e Nutrizione Umana.