Attività fisica durante la gravidanza?
Benefici, consigli e sicurezza – Corte Franca (Brescia)
Tempo di lettura: 6.00min
Paragrafi
- Introduzione
- Attività fisica e gravidanza: sfatiamo i falsi miti
- I benefici dell’attività fisica in gravidanza
- Quali attività scegliere?
- Frequenza e durata dell’allenamento
- Sicurezza prima di tutto: segnali da non ignorare
- Il ruolo del fisioterapista in gravidanza
- Aneddoti ed esempi pratici
- Attività fisica e post-partum: un ponte per il recupero
- F.A.Q.
- I nostri specialisti
La gravidanza è un periodo unico, caratterizzato da profondi cambiamenti fisici ed emotivi. In questa fase, mantenersi attive attraverso un’attività fisica adeguata può fare una grande differenza nel benessere della futura mamma e del bambino.
Non si parla di prestazioni sportive, ma di un movimento consapevole, adattato e sicuro, che accompagni il corpo lungo i nove mesi. Vediamo insieme perché l’esercizio fisico in gravidanza è così importante, quali benefici porta e come praticarlo nel modo giusto.
Attività fisica e gravidanza: sfatiamo i falsi miti
Uno dei dubbi più comuni riguarda la sicurezza: molte donne temono che muoversi troppo possa “disturbare” il bambino o causare complicazioni. In realtà, salvo precise controindicazioni mediche, la maggior parte delle future mamme può svolgere attività fisica moderata in totale sicurezza.
Le linee guida internazionali, come quelle dell’American College of Obstetricians and Gynecologists (ACOG), incoraggiano 150 minuti di attività fisica a intensità moderata a settimana per le donne in gravidanza senza complicazioni.
Il movimento, se adattato, non solo è sicuro ma anche benefico: riduce il rischio di diabete gestazionale, aiuta a controllare il peso, migliora la postura e prepara il corpo al parto.
I benefici dell’attività fisica in gravidanza
1. Benessere fisico generale
Durante i nove mesi, il corpo deve affrontare numerosi cambiamenti: aumento di peso, variazioni ormonali, maggiore pressione sulla schiena e sulle articolazioni. L’attività fisica regolare aiuta a:
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Mantenere il peso sotto controllo, riducendo il rischio di complicazioni.
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Migliorare la postura e prevenire dolori lombari, molto frequenti soprattutto dal secondo trimestre.
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Rafforzare la muscolatura pelvica, fondamentale per il parto e il recupero post-gravidanza.
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2. Benefici sul sistema cardiovascolare e respiratorio
Camminare, nuotare o fare ginnastica dolce stimolano la circolazione, riducendo il rischio di gonfiore e vene varicose. Inoltre, migliorano la capacità respiratoria, utile per affrontare il parto con maggiore resistenza.
3. Riduzione del rischio di patologie
Studi scientifici hanno dimostrato che l’attività fisica in gravidanza riduce l’incidenza di:
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Diabete gestazionale (fino al 30% in meno).
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Ipertensione e preeclampsia.
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Depressione perinatale, grazie alla stimolazione delle endorfine.
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4. Benessere psicologico
Muoversi aiuta a scaricare ansia e tensione, migliorando il sonno e l’umore. Molte donne raccontano di sentirsi più energiche e meno “appesantite” quando riescono a inserire piccole routine di esercizio nella loro giornata.
Quali attività scegliere?
Non tutte le discipline sono adatte in gravidanza, ma ce ne sono molte che si possono praticare in sicurezza.
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Camminata veloce: semplice, accessibile e modulabile.
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Nuoto e acquagym dolce: l’acqua sostiene il peso del corpo e allevia la pressione su articolazioni e colonna.
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Yoga prenatale: utile per respirazione, flessibilità e rilassamento.
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Pilates adattato: rinforza il core e migliora l’equilibrio.
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Ginnastica dolce: esercizi mirati, spesso guidati da fisioterapisti o istruttori specializzati.
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Da evitare invece sport da contatto, attività con rischio di cadute (come sci o equitazione), sollevamento pesi intenso o allenamenti ad alta intensità non abituali.
Frequenza e durata dell’allenamento
Le linee guida consigliano circa 30 minuti di attività moderata al giorno, per 5 giorni a settimana. Questo non significa dover andare sempre in palestra: anche una passeggiata quotidiana o 10 minuti di esercizi di stretching più volte al giorno fanno la differenza.
Un esempio pratico potrebbe essere:
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3 camminate veloci da 30 minuti a settimana.
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1 lezione di yoga prenatale.
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2 sessioni brevi di esercizi di rinforzo e stretching.
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Sicurezza prima di tutto: segnali da non ignorare
Sebbene l’attività fisica sia positiva, è fondamentale ascoltare il proprio corpo e interrompere immediatamente l’esercizio in caso di:
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Dolore addominale o pelvico.
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Perdite di sangue o liquido amniotico.
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Vertigini o fiato corto eccessivo.
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Contrazioni dolorose.
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In questi casi è bene consultare subito il ginecologo o il medico di riferimento.
Il ruolo del fisioterapista in gravidanza
Un fisioterapista specializzato può accompagnare la futura mamma in un percorso personalizzato, scegliendo gli esercizi più adatti in base al trimestre e alle condizioni fisiche.
Ad esempio:
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Nel primo trimestre, focus su esercizi leggeri e respirazione.
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Nel secondo trimestre, lavoro sulla postura e rafforzamento muscolare.
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Nel terzo trimestre, attività di rilassamento, stretching e preparazione al parto.
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La supervisione di un professionista riduce il rischio di errori e aumenta i benefici dell’attività.
Aneddoti ed esempi pratici
Pensiamo a Marta, al settimo mese di gravidanza, che ha inserito nella sua routine tre sedute settimanali di nuoto. Prima si sentiva stanca e appesantita, con mal di schiena frequenti. Dopo poche settimane, ha notato un miglioramento della postura, più energia e un sonno più regolare.
Oppure a Chiara, che non aveva mai fatto yoga ma ha iniziato un corso di yoga prenatale al quinto mese. Ha scoperto tecniche di respirazione che l’hanno aiutata non solo durante la gravidanza, ma anche durante il travaglio.
Questi esempi dimostrano come piccoli cambiamenti nello stile di vita possano avere un grande impatto sul benessere quotidiano.
Attività fisica e post-partum: un ponte per il recupero
Un altro vantaggio importante è che mantenersi attive in gravidanza facilita il recupero dopo il parto. Le donne che hanno svolto regolare attività fisica tornano più facilmente al loro peso forma, hanno un miglior tono muscolare e spesso riportano tempi di recupero più rapidi.
Inoltre, esercizi mirati al pavimento pelvico aiutano a prevenire problemi di incontinenza urinaria, comuni dopo la gravidanza.
L’attività fisica in gravidanza non è solo “consentita”: è fortemente raccomandata per il benessere della mamma e del bambino. L’importante è adattarla al proprio corpo, ascoltarsi e affidarsi a professionisti qualificati quando necessario.
Muoversi con regolarità significa prendersi cura di sé, vivere la gravidanza con più energia e serenità e prepararsi al meglio a una delle esperienze più straordinarie della vita: la nascita di un figlio.
F.A.Q.
Quali sono i benefici dell’attività fisica durante la gravidanza?
L’attività fisica in gravidanza aiuta a mantenere il peso sotto controllo, migliora la postura, riduce i dolori lombari, rafforza la muscolatura pelvica e favorisce la circolazione. Inoltre, può ridurre il rischio di diabete gestazionale, ipertensione e depressione perinatale, migliorando benessere fisico e psicologico.
Quali sport o esercizi sono sicuri in gravidanza?
Le attività più indicate sono camminata veloce, nuoto, acquagym, yoga prenatale, pilates adattato e ginnastica dolce. Sono da evitare sport da contatto, esercizi ad alto rischio di cadute o allenamenti ad alta intensità non abituali. È sempre consigliato consultare il proprio medico prima di iniziare qualsiasi programma.
Quanto tempo e quanto spesso bisogna allenarsi durante la gravidanza?
Le linee guida suggeriscono circa 30 minuti di attività moderata al giorno, per almeno cinque giorni a settimana. Anche sessioni brevi distribuite nell’arco della giornata sono utili. L’importante è ascoltare il proprio corpo e interrompere l’attività in caso di dolore, vertigini, contrazioni dolorose o perdite.
I nostri Specialisti

Dott.ssa Yetsenia Pena
Fisioterapista
Con una passione profonda per la riabilitazione e il benessere dei pazienti, la Dottoressa Yetsenia Pena è una fisioterapista attenta e preparata, in grado di offrire trattamenti altamente personalizzati per il recupero fisico e il miglioramento della qualità della vita.
Laureata in Fisioterapia presso l’Università di Brescia nel 2006, ha affinato la sua esperienza in molteplici ambiti della fisioterapia, rendendola una professionista versatile e qualificata.