Otturazioni in gravidanza

si possono fare? Tutto quello che c’è da sapere – Corte Franca

Prendersi cura della propria salute orale è importante in ogni fase della vita, ma durante la gravidanza lo diventa ancora di più. Molte future mamme si chiedono se sia sicuro sottoporsi a cure dentistiche, in particolare a otturazioni, mentre sono incinte. La buona notizia è che sì, le otturazioni possono essere effettuate anche in gravidanza: esistono però dei periodi e delle modalità da rispettare, per garantire la massima sicurezza sia alla mamma che al bambino.

In questo articolo analizzeremo quando è meglio intervenire, quali materiali vengono utilizzati, quali precauzioni vengono adottate dal dentista e perché la salute orale in gravidanza non deve essere trascurata.

Perché la salute dentale è cruciale in gravidanza

Durante i nove mesi di gestazione, il corpo subisce una serie di cambiamenti ormonali che possono riflettersi sulla salute della bocca. Aumentano infatti i livelli di estrogeni e progesterone, e questo può comportare:

    • Infiammazione gengivale: gengive più sensibili e predisposte a sanguinamenti.

    • Maggiore rischio di carie: la nausea e il reflusso gastrico possono aumentare l’acidità in bocca, danneggiando lo smalto.

    • Accumulo di placca: la stanchezza e i fastidi della gravidanza possono ridurre l’attenzione all’igiene orale quotidiana.

Una carie trascurata può peggiorare rapidamente e, se non trattata, causare dolore, infezioni e complicazioni che richiedono interventi più invasivi. Ecco perché, se il dentista consiglia un’otturazione, non bisogna rimandare per paura: è una procedura sicura, purché eseguita nel momento giusto e con le dovute precauzioni.

Si possono fare le otturazioni in gravidanza?

La risposta è sì, le otturazioni possono essere eseguite anche durante la gravidanza. Non solo: a volte diventano necessarie proprio per evitare infezioni che potrebbero influire negativamente sul benessere della mamma e, indirettamente, sul bambino.

La chiave sta nel quando e nel come.

    • Primo trimestre (0-12 settimane): è il periodo più delicato, in cui avviene la formazione degli organi del feto. In genere, in questa fase si cerca di evitare interventi non urgenti. Se una carie non è dolorosa, il dentista può proporre di posticipare il trattamento.

    • Secondo trimestre (13-27 settimane): rappresenta il momento ideale per effettuare le otturazioni. Il rischio di complicazioni è ridotto e la mamma riesce a stare più comoda sulla poltrona odontoiatrica.

    • Terzo trimestre (28-40 settimane): è possibile intervenire, ma la posizione sdraiata può risultare scomoda e, negli ultimi mesi, è preferibile limitarsi alle cure strettamente necessarie.

In sintesi: il secondo trimestre è il periodo migliore per eseguire otturazioni e altre procedure dentistiche programmate.

Le otturazioni sono sicure per il bambino?

Molte mamme temono che anestetici, materiali o strumenti possano nuocere al feto. In realtà, la medicina odontoiatrica moderna prevede protocolli estremamente sicuri.

  1. Anestesia locale:

    • Le dosi di anestetico utilizzate per un’otturazione sono minime e non rappresentano un rischio per il bambino.

    • Viene evitata l’adrenalina o utilizzata in quantità ridottissime, per non influire sulla pressione sanguigna.

  2. Materiali utilizzati:

    • Oggi si prediligono otturazioni in composito, un materiale estetico e biocompatibile.

    • L’amalgama, che contiene mercurio, è caduta in disuso e viene evitata soprattutto in gravidanza.

  3. Strumentazione:

    • Le tecniche moderne consentono interventi rapidi, con aspirazione ad alta potenza per ridurre al minimo il contatto con eventuali vapori o polveri.

  4. Controllo del dolore:

    • Evitare una cura per paura dell’anestesia può portare a un dolore cronico, molto più stressante per la mamma e potenzialmente dannoso per il feto a causa dello stress sistemico.

Perché non bisogna rimandare una cura dentale

Molte donne incinte, per paura, scelgono di rimandare le cure dentistiche. Ma non sempre questa è la scelta migliore.

    • Un’infezione dentale non trattata può diffondersi, causando ascessi e dolore forte.

    • Il dolore cronico aumenta lo stress, che si riflette anche sull’andamento della gravidanza.

    • Un dente trascurato può richiedere trattamenti più invasivi (devitalizzazione o estrazione), che sarebbero più impegnativi rispetto a una semplice otturazione.

Un esempio concreto: una futura mamma con una piccola carie decide di aspettare il parto per curarla. Nel giro di pochi mesi, la carie diventa profonda, richiedendo un intervento più complesso e con maggiori disagi. Se fosse intervenuta al secondo trimestre, la soluzione sarebbe stata semplice e veloce.

Prevenire è meglio che curare: igiene orale in gravidanza

Se è vero che le otturazioni sono possibili e sicure, è altrettanto vero che il modo migliore per affrontare la gravidanza è prevenire i problemi dentali.

Ecco alcuni consigli pratici:

    • Spazzolare i denti almeno due volte al giorno con un dentifricio al fluoro.

    • Usare il filo interdentale o gli scovolini per eliminare la placca tra i denti.

    • Limitare gli zuccheri semplici (caramelle, dolci, bevande zuccherate), che favoriscono la carie.

    • Contrastare la nausea mattutina sciacquando la bocca con acqua dopo gli episodi di vomito, per ridurre l’acidità.

    • Programmare una visita dal dentista all’inizio della gravidanza, per valutare lo stato di salute della bocca e pianificare eventuali interventi.

Le precauzioni del dentista durante la gravidanza

Un dentista attento sa bene che ogni futura mamma necessita di attenzioni speciali. Ecco le principali precauzioni che vengono adottate:

    • Visite più brevi per ridurre il disagio di stare a lungo in poltrona.

    • Cuscini e posizionamento laterale per rendere la seduta più comoda nel terzo trimestre.

    • Uso limitato delle radiografie: vengono evitate se non indispensabili, e comunque eseguite solo con protezioni piombate e tecniche digitali a basse radiazioni.

    • Collaborazione con il ginecologo, se necessario, per concordare eventuali farmaci o tempistiche.

Le otturazioni in gravidanza non solo si possono fare, ma in molti casi è meglio non rimandarle. Il momento ideale è il secondo trimestre, quando i rischi sono minimi e la mamma può affrontare la procedura con serenità.

Con le moderne tecniche, gli anestetici sicuri e le attenzioni dei professionisti, la salute dentale può essere tutelata senza compromettere quella del bambino.

Prendersi cura dei denti durante la gravidanza significa prendersi cura del proprio benessere generale e di quello del piccolo che sta arrivando.

F.A.Q.

Posso fare un’otturazione senza anestesia in gravidanza?

Sì, ma non è consigliato. L’anestesia locale è sicura e permette di lavorare senza dolore. Rinunciarvi potrebbe portare a stress e movimenti involontari durante la procedura.

È vero che i denti si rovinano di più in gravidanza?

Non è un mito: i cambiamenti ormonali e le abitudini alimentari possono aumentare il rischio di carie e gengiviti. Per questo l’igiene e i controlli regolari sono fondamentali.

Dopo il parto posso rimandare i controlli dal dentista?

Meglio non aspettare troppo. Nei primi mesi la stanchezza può ridurre l’attenzione all’igiene orale, quindi è utile mantenere una buona routine e programmare visite di controllo.

I nostri Specialisti

Dott.ssa Michele Boglioni

Dott.ssa Michele Boglioni

Odontoiatra

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L’importanza di una buona alimentazione durante la gravidanza – Corte Franca (Brescia)

La gravidanza è un momento unico e delicato nella vita di una donna, un periodo in cui il corpo si trasforma per accogliere e nutrire una nuova vita. In questi mesi speciali, l’alimentazione diventa molto più di un semplice gesto quotidiano: rappresenta una delle forme più concrete di cura verso sé stesse e verso il bambino che cresce giorno dopo giorno.

Molto spesso si sente dire che in gravidanza bisogna “mangiare per due”, ma la realtà è diversa: non serve aumentare le quantità in modo eccessivo, bensì concentrarsi sulla qualità dei cibi scelti. Ogni pasto è un’opportunità per fornire i nutrienti fondamentali allo sviluppo del feto e per sostenere le energie della mamma. Acido folico, ferro, calcio, proteine e omega-3 sono solo alcuni degli elementi chiave che, se inseriti in una dieta varia ed equilibrata, contribuiscono a prevenire carenze e possibili complicazioni.

Una buona alimentazione non influisce solo sulla crescita del bambino, ma aiuta anche a ridurre disturbi frequenti come nausea, stanchezza, bruciori di stomaco o stitichezza. Piccoli accorgimenti quotidiani possono fare la differenza: ad esempio, scegliere spuntini nutrienti al posto di dolci industriali, abbinare frutta e verdura di stagione a ogni pasto, privilegiare cereali integrali e proteine di qualità.

Ogni donna, però, vive la gravidanza in modo diverso e ha esigenze specifiche. Per questo, quando possibile, il supporto di un nutrizionista diventa un prezioso punto di riferimento: consente di personalizzare l’alimentazione e affrontare eventuali dubbi con serenità.

Prendersi cura della propria alimentazione in gravidanza significa, in fondo, coltivare con amore il benessere di due persone: la mamma e il suo bambino.

Salute in gravidanza: guida completa per mamme consapevoli (Corte Franca – Brescia)

La gravidanza è un periodo unico, fatto di cambiamenti fisici, emozioni intense e nuove responsabilità. In questi nove mesi, la salute della mamma diventa fondamentale per garantire il corretto sviluppo del bambino. Alimentazione equilibrata, attività fisica sicura, controlli prenatali regolari e attenzione al benessere psicologico sono i pilastri per vivere la gravidanza con serenità.

Prendersi cura di sé significa non solo prevenire complicanze come diabete gestazionale, ipertensione o parto prematuro, ma anche creare le condizioni migliori per la crescita del feto. Questo approfondimento offre consigli pratici e informazioni chiare su cosa mangiare, come muoversi, quali abitudini evitare e come affrontare le ansie tipiche di questo periodo.

Un approccio consapevole alla gravidanza non riguarda solo i nove mesi di gestazione, ma rappresenta un vero e proprio investimento sul futuro della mamma e del bambino.

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